Il rosso non può che rimandare al tema della Famiglia (il «san- gue del mio sangue», «sacrificare la mia vita fino all’ultima goc- cia di sudore e sangue per far crescere i miei figli»); il Clan Fami- gliare inteso come luogo massimo di protezione, all’interno del quale ogni componente trova un riferimento e conforto, all’inter- no del quale si tramandano consigli e modelli di comportamento.
Ma la famiglia è anche il luogo dove conflitti atavici non ri- solti si scaricano sulle nuove generazioni, dove esistono a volte vincoli così forti da rallentare o impedire ai membri stessi di vi- vere la loro vita liberamente.
Esiste un’area attorno all’ombelico collegata alla Grande Figu- ra Materna, quella che accoglie il figlio fra le sue braccia tenendo- lo vincolato a sé. Irradiare con il rosso quest’area ci consentirà di tagliare il cordone ombelicale con questa figura e con la nostra fa- miglia in generale, in maniera tale che il rapporto con essa non sia vissuto come un vincolo o una imposizione, che ci renda liberi di godere del suo amore senza condizionamenti, che ci permetta di ascoltare i suoi consigli senza essere obbligati nelle scelte, che ci consenta di godere del suo abbraccio senza esserne soffocati.
Storie in clinica III
I genitori di Gianni hanno effettuato sacrifici enormi nel corso della loro vita così da poter permettere al loro unico fi- glio di studiare, migliorarsi sempre di più ed elevarsi da un punto di vista sociale, culturale e professionale, cercando di dare a lui quelle possibilità che loro non avevano potuto ave- re. Gianni si laurea ed essendo stato uno studente particolar- mente brillante riceve subito un’allettante offerta di lavoro; il problema nasce quando per poterla soddisfare Gianni deve lasciare la casa paterna e trasferirsi lontano.
Ora deve compiere una scelta, il pensiero lo tormenta: an- dar via di casa, probabilmente per sempre, genera enormi sensi di colpa, come se lasciare la sua famiglia d’origine si- gnificasse una profonda ingratitudine nei confronti dei sacri- fici da essa compiuti.
Decide di rinunciare a quel lavoro che tanto avrebbe desi- derato ottenere, il sogno della sua vita. Ne trova subito un al- tro nella sua stessa città ma è un lavoro che non lo gratifica, non soddisfa le sue ambizioni, non lo porta a coronare il suo sogno; sviluppa un profondo senso di inadeguatezza. Di lì a poco Gianni svilupperà una grave anemia che non riuscirà a trattare neanche con massicce assunzioni di ferro.
L’anemia ci viene a dire che all’interno del mio clan fami- liare, e a causa di esso, vivo una grave perdita di senso per la mia vita, che la mia vita non è più degna di essere vissuta co- me tale e in essa mi sento fortemente svalutato.
Applicare il rosso nella zona periombelicale aiuterà Gian- ni a vincere i suoi sensi di colpa, a comprendere che è arri- vato il momento di spiccare il volo, di sciogliere i legami fa- miliari, di prendere in mano la sua vita con la consapevo- lezza che anche i suoi genitori saranno felici per questo.
LOCALIZZAZIONE
I punti si trovano a forma di croce sul margine interno dell’ombe- lico.
TRATTAMENTO
Irradiare, per 30 secondi ognuno, i quattro punti in senso orario con il colore rosso, partendo dal punto alle ore 12.
Fonte Vincenzo Primitivo
CROMOPUNTURA. LE FREQUENZE DELL’ANIMA
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